La muffa è un problema insidioso e difficile da eliminare. Vi sarà capitato molte volte di usare un prodotto antimuffa e vederla sparire per poi riformarsi a distanza di breve tempo. A volte il fai-da-te crea più problemi di quanti speri di risolverne: la sola buona volontà non basta,
ci vogliono esperienza, professionalità e competenze tecniche.
Un intervento eseguito senza le necessarie competenze può dare risultati come quello illustrato in foto: in questo caso non solo la muffa non è sparita, ma si è riformata sotto lo strato di intonaco che poi è stato necessario asportare.
La muffa in realtà è la manifestazione finale di un problema che va eliminato alla radice. Le muffe compaiono a causa dei cosiddetti ponti termici, ovvero zone della costruzione più fredde (4-5 gradi in meno) dove l’aria calda in inverno non arriva a sufficienza.
E’ proprio lì che l’umidità ambientale si condensa e causa la formazione di muffe, dannose per la salute. Le spore delle muffe, infatti, vengono inalate, mettendo a rischio la salute dei soggetti più deboli, come i bambini, provocando problemi respiratori e allergie.
L’umidità si crea anche nei luoghi affollati: la presenza di molte persone in un ambiente ristretto determina un incremento del vapore acqueo emesso con la respirazione, che in assenza di un’adeguata ventilazione andrà a condensarsi nei punti più freddi dell’ambiente.
Come si può risolvere il problema? E’ importante garantire la circolazione costante dell’aria, ad esempio allontanando i mobili di qualche centimetro dalle pareti oppure creando fori d’areazione sulle superfici in cartongesso, che oltre a consentire una salutare ventilazione, consentono di evitare i riverberi sonori.
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